Nome: Beatrix (il cognome da viva era De Nard, ma io non utilizzo mai i cognomi per i personaggi Vampiri per sottolineare il distacco dalla vita mortale). Il nome l'ho scelto cercando qualcosa di "tosto" nei siti per nomi che ci sono sul web. Appena l'ho letto, me ne sono innamorata e, ancora oggi, mi piace tantissimo! Non so esattamente perché, ma trovo che le calzi a pennello.
Caratteristiche fisiche: è piuttosto alta e con il fisico possente. I capelli rossi, ricci, sembrano la fiammata di un drago. Io me la sono sempre immaginata somigliante a Maria Callas: nasone, occhi grandi e labbra lunghe. Non che la Callas fosse brutta quanto immagino Beatrix, per carità! Però, insomma... è così che la vedo quando penso a lei.
Poteri: Beatrix è una Vampira di razza Sacer, quindi sa utilizzare l'elemento del fuoco ed è molto forte fisicamente, anche se non è dotata di una grande astuzia o velocità. Gli altri poteri che mostra nei libri non sono "farina del suo sacco" ma li ha acquisiti (in realtà il termine esatto è rubati) alle sue vittime nell'arco dei secoli.
Carattere: è irascibile, aggressiva ed è molto difficile che sorrida. Insomma, è una donna col ciclo perenne! L'unico momento in cui si diverte davvero è quando combatte. Beatrix è seria quando dice di non aver paura di nulla, tranne che della luce del sole. Diciamo che nella vita ne ha passate veramente tante e questo l'ha portata a non lasciarsi abbattere facilmente. Sa di avere molti difetti e non se ne vergogna, ma non ama quando qualcuno glieli fa notare. Ha degli evidenti problemi nel controllare la sua rabbia, un'altra conseguenza del suo passato da Verna. All'inizio l'avevo creata proprio un'assassina a sangue freddo ma nella nuova versione ha uno spessore diverso, che mi è costato diverse notti insonni. Perchè? Ma è chiaro: dovevo renderla più reale mantenendo un certo legame col personaggio che avevo già creato. Non si può distruggere qualcosa solo per migliorarlo, giusto?
Origine del personaggio: la prima volta che ho utilizzato un personaggio come Beatrix è stato in una storia che avevo scritto a quattro mani con un'amica. Anche quel personaggio, come Beatrix, era una guerriera (il Generale dell'esercito degli Angeli Celesti) molto rigida e ligia al dovere.
Famiglia: suo padre era un abilissimo Mago dell'esercito dell'Anziano Bysshe, mentre sua madre una contadina. Beatrix venera il padre come fosse un eroe e non devia mai dai suoi insegnamenti. Beatrix aveva una sorella molto più piccola, Corinne, a cui era molto affezionata e Damian, figlio della migliore amica della Vampira, diventa come una sorta di figlio per lei.
Verna Moeroris: Beatrix diventa una Verna praticamente subito, appena trasformata in Vampiro. Le viene insegnato che uccidere e cibarsi degli altri (in più sensi) non è un male, anzi, è un modo per diventare più forti e scalare la catena alimentare. Insomma, se non vuoi morire, devi adeguarti. Il concetto è chiaro, no?
Rapporto con le altre razze: è risaputo che Beatrix odi profondamente i Maghi, i Noblesse (una razza di Vampiri molto superficiali) e trovi i Laigo (simili ai lupi mannari) un popolo inferiore al pari di cibo. Il personaggio, comunque, evolverà durante il libro e la saga.
Nonostante Jeru non sia uno dei personaggi principali dei libri che ho pubblicato fino ad ora, riscuote sempre un gran successo. E' amato da tutti i lettori (ne conosco solo uno che mi ha palesemente detto che secondo lui è un lupo che si traveste da pecora XD) e devo ammettere che è molto amato anche da me.
Nome: Il nome l’ho inventato a caso, che io mi ricordi. All’inizio non gli avevo assegnato alcun cognome ma poi sono andata a scegliere tra i nomi più comuni in Giappone e mi ha colpito questo… Haoki. Voi direte, perché il Giappone? Perché nella mia immaginazione le “terre dei Rusé” sono l’equivalente del nostro Giappone. Avete notato che i Rusé hanno gli occhi allungati e i capelli lisci e neri?
Poteri: Jeru è un mago di razza Emicos, la più vicina alla flora e alla fauna. Jeru, come tutti gli Emicos, infatti può controllare sia le piante (facendole crescere, rimpicciolire o muovere) sia gli animali (può sentire e influenzare i loro sentimenti e stati d’animo). In quanto Emicos può ringiovanire o curare se stesso e gli altri ma non può rendere il suo bersaglio può vecchio. Inoltre, come tutti i personaggi dei miei libri, ha un “potere speciale”: quello di Jeru è poter trasformare il suo Apaci (l’animale magico che lo accompagna sempre) in qualunque animale gli faccia più comodo. L’età anagrafica di Jeru è poco più di 4000 anni (sì, avete letto bene) quindi è facile immaginare che sia un mago estremamente più potente rispetto alla media.
Caratteristiche fisiche: da giovane Jeru era un ragazzotto carino e sempre sorridente, anche se sicuramente non un adone. Da giovane aveva i capelli neri tagliati corti e gli occhi verdi (come tutti i maghi), niente barba o baffi. Nei primi due libri della saga, invece, si è lasciato solcare il viso dalle rughe come un ottantenne mentre i capelli e la barba lunga sono completamente bianchi. Jeru non è molto alto, me lo immagino circa 1,60, ed è molto esile, oserei dire come una foglia.
Carattere: è buono, saggio e sempre ottimista, anche se sa essere determinato e combattivo ogni volta che le circostanze lo richiedono. Jeru è un uomo dalla profonda morale che non si risparmia mai per aiutare gli altri. Da “maturo” è molto riservato e non ama parlare della sua vita se non è strettamente necessario. Anche in quest’ultimo caso, però, dice solo il minimo indispensabile e poi cambia argomento. Questo però non lo rende cupo, anzi, i suoi occhi sono sempre sereni… e sono il simbolo della pace interiore che lo contraddistingue. L’unico caso in cui Jeru smette di sorridere è quando si parla dell’unica donna che abbia mai amato: Sadako. Da giovane, invece, era un gran chiacchierone.
Origine del personaggio: al contrario di quanto pensa la maggior parte della gente, Jeru non è affatto la copia di Silente di Harry Potter… anzi, non mi sono mai ispirata a lui. Il primo mago che mi è venuto in mente quando tanti anni fa cominciai a descrivere Jeru era Mago Merlino della Spada nella Roccia della Walt Disney. Mi bastarono pochi minuti per capire che il personaggio non funzionava, non sulla carta ma nella mia testa, così mi lasciai ispirare da quell’espressione che ho usato tante volte nel primo libro: “lo sguardo limpido”. Allora compresi a chi dovevo ispirarmi… La mia insegnante di Latino delle scuole superiori. Era una suora più bassa di me (e ce ne vuole), esile veramente come una foglia (soffriva di osteoporosi, per cui avevi l’impressione di spezzarla se la sfioravi), bianca come una mozzarella e il viso con la stessa peluria di una pesca. Il nasone, occhiali giganti che le facevano sembrare gli occhi azzurri delle dimensioni di un elefante e… vi ricordate com’è descritto Jeru quando appare per la prima volta? Casaccone blu e cappello blu rivolto all’indietro… proprio come la divisa delle suore dove andavo a scuola. Suor Marcella (il nome della meravigliosa insegnante) era una donna a cui TUTTI volevano bene perché era tenera, buona, sempre gentile e pronta ad aiutarti. Certo, dimenticava praticamente tutto dopo 3 secondi ma aveva quel modo di fare così dolce che non le si poteva resistere. Quando la guardavi o la sentivi parlare, sembrava di scambiare quattro chiacchiere con qualcuno dei tempi di Cesare. Adorabile.
Famiglia: Jeru viene da una famiglia di umilissime origini, dei contadini molto poveri a cui capitò la fortuna di dare alla luce un Emicos. Nacque già con gli occhi verdi e mostrò di avere i poteri fin da bambino. Fu chiamato nei Guerrieri di Wulferden quando era solo un ragazzino e si fece notare subito per le sue abilità.
Rapporti con i Guerrieri di Wulferden: La questione è lunga e travagliata… Jeru divenne capo dei Guerrieri qualche tempo dopo la nascita dei Vampiri ed è rimasto tale fino a quando non ha avuto un’accesissima discussione con i Guardiani riguardo la vita di Damian. Jeru, infatti, avrebbe voluto che Damian crescesse a Wulferden per fare in modo da proteggerlo nel migliore dei modi, ma Felk non volle avere “uno come lui” intorno e quindi Jeru andò via infuriato e sdegnato (forse l’unica volta nella sua vita) mentre Damian… beh, la storia di Damian vi sarà rivelata a tempo debito ;) In ogni caso, conoscendo la profezia, Jeru si propose come Esaminatore Reale appena possibile per aiutare Damian e le sorti di Wirlamor da un altro punto di vista.
Jeru e “le Sadako”: Sadako, l’originale intendo, è l’amore della vita di Jeru. Dopo 4000 anni lui la ama ancora, follemente. Darebbe tutto per riaverla indietro e… bè, lascio la questione aperta…
Sadako Haoki, invece, è la figlia adottiva di Jeru. È lui che l’ha chiamata così e la tratta davvero come se fosse sua figlia.
Simona Affabile © 2020 Informazioni sulla Privacy, Crediti e Cookie |