Creare un mondo da zero, non è stato facile. Wirlamor è solo un continente di un mondo più grande chiamato Kirashim in cui esistono tanti altri posti di cui per adesso ho solo accennato (ma la mappa è già fatta hehehe).
Quando cominciai a scrivere la saga, tanti anni fa, pensai di ambientarla ai tempi di Carlo Magno o giù di lì, ma ben presto mi resi conto che non sarei mai riuscita ad inquadrare davvero la vicenda. Sono una pignola di natura, non mi piace essere ripresa per i miei errori, quindi non volevo rischiare di fare un pasticcio. Ragion per cui, cambiai le carte in tavola dopo pochi capitoli e creai una mappa, un’epoca e un’ambientazione di pugno mio. Vi mostro la mia mappa che ho disegnato (non ridete troppo, è fatta a mano e avevo bisogno di ricordarmi dove fossero i luoghi più importanti facendo dei disegnini XD)
Noterete subito che ha una superficie simile a quella dell’Europa ma a differenza di moltissime mappe che avevo visto nei libri fantasy che avevo letto, volevo che fosse un’isola, un continente finito. Per farvi capire: l’Europa confina con l’Asia, giusto? Ecco, io volevo l’Europa e basta. Il motivo di questa scelta era molto semplice, ovvero che io avrei raccontato una vicenda che accadeva solo a Wirlamor, giusto? Beh, e i popoli confinanti? Cosa avrebbero detto? Se pure avessero deciso di farsi gli affari loro, perché? La situazione politica alla fine de “Il Tessitore di Ombre” era molto pericolosa, perché mai un altro re non avrebbe dovuto dire nulla? Tra l’altro, mettendo un altro re in circolazione, avrei sminuito il potere degli Anziani, che allora era veramente forte, quindi… Via, isola, continente isolato.
Sapevo da subito che prima o poi avrei creato il resto del mondo, ma per il momento mi bastava aver fatto un buon lavoro con un solo pezzo di Kirashim.
Noterete che ho creato diverse zone climatiche da subito che segnano molto anche le differenze tra le quattro razze di vampiri che abitano Wirlamor: i Rusé, veloci e liberi come l’acqua di un fiume, li ho messi in una zona piena di laghi e corsi d’acqua e la loro capitale, addirittura, su di un’isola a parte; i Noblesse, freddi e eterei come la neve, li ho messi tra i ghiacci, e in quanto molto snob, la loro capitale l’ho posizionata sul monte più alto di tutta Wirlamor. I Milet, forti e amanti dell’essenziale, li ho posizionati in una zona desertica dove è difficile accedere se non si usa il teletrasporto (ma può usarlo solo chi è molto in alto o l’esercito) oppure chi conosce bene la zona. Infine ci sono i Sacer, duri e brutali, inseriti in un’isola a parte, in cui ho sempre immaginato che tirasse un forte vento freddo e pian piano che ci si avvicina alla capitale, le montagne diventano sempre più alte e pericolose. Questo, ovviamente, ha un senso anche dal punto di vista della vera “natura” di questi quattro ceppi di Vampiri. Non posso dirvi nulla di più, perché vi toglierei lo sfizio di leggere alcune rivelazioni contenute nel secondo libro! Però posso sbottonarmi su di una cosa: i miei Vampiri non sono sempre esistiti su Kirashim e il fatto che degli umani prendano, per così dire, delle caratteristiche così simili alla morfologia del territorio da cui vengono, non è un caso.
Quando ho creato una nuova mappa fisica di Wirlamor, è stato molto divertente. Mi sono sentita un po' come quando sei a scuola e ti ritrovi a studiare Geografia. Avevo fatto anche una versione politica della mappa, ma al momento non mi ricordo dove si trova… devo cercare tra le milioni di scartoffie che creo per non contraddirmi da sola tra un libro ed un altro! In ogni caso, questa è la seconda mappa che ho fatto.
La terza e ultima versione di Wirlamor sarà una sopresa per chi acquisterà il libro ;) Non posso dirvi di più, altrimenti vengo linciata! Spero vi siate divertiti a leggere questo approfondimento quanto io mi sono divertita a scriverlo. Alla prossima!
Simona Affabile © 2020 Informazioni sulla Privacy, Crediti e Cookie |